Vimar

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Chi è

Dal 1945 Vimar è sinonimo di energia, luce e calore. La progettazione e realizzazione di prodotti, sistemi e soluzioni per gestire l’energia elettrica, è infatti il core business della società che ha iniziato la sua attività nell’immediato dopoguerra a Marostica dove, ancora oggi, è localizzato il quartier generale. In Italia, mercato presidiato da una rete commerciale capillare, il marchio è un punto di riferimento nelle forniture elettriche per il settore residenziale ed è presente, con forniture dedicate, anche nel settore terziario. Il mercato internazionale, da cui deriva il 20% del fatturato, è invece presidiato da filiali estere e unità produttive dedicate al Paese e all’area economica di riferimento: in particolare Vimar è presente in Austria, Francia, Grecia, Emirati Arabi Uniti, Cina, Singapore, Cile, Messico e Venezuela.

Obiettivi

Dal punto di vista logistico, la complessità data dall’aumento del numero e dell’eterogeneità dei codici da gestire, ciascuno con logiche produttive e distributive differenti e peculiari, si è unita all’esigenza di offrire ai clienti, grossisti di materiale elettrico e player della grande distribuzione, un livello di servizio sempre più alto. Proprio allo scopo di razionalizzare i processi di distribuzione, organizzati in precedenza su tre poli situati a Vicenza, Marostica e Campodarsego (PD) secondo un assetto che si stava dimostrando inadeguato alle esigenze strategiche del Gruppo, nel 2017 Vimar ha dato il via a un progetto di riorganizzazione logistica che mirava a centralizzare la gestione dei prodotti finiti in un unico deposito situato a Marostica, in Corso della Ceramica, avvicinando così la regia dei flussi distributivi alla produzione. “Poiché, come si dice, l’appetito vien mangiando, - ci spiega il direttore industriale Sandro Bernardi - il raggio d’azione di questo progetto si è ampliato con l’ipotesi, poi divenuta realtà, di integrare, nello stesso sito, anche la gestione dei semilavorati, e di creare uno spazio dedicato alle attività di assemblaggio”.

Le soluzioni realizzate

I 20.000 mq del polo logistico ospitano un magazzino miniload in grado di stoccare 120.000 Udc movimentate da 7 trasloelevatori, dedicato alla gestione prevalentemente di semilavorati e prodotti finiti a bassa movimentazione o che richiedono accortezze particolari per lo stoccaggio, la zona pick to belt, l’area del magazzino “a fisarmonica” per il picking dei prodotti ad altissima movimentazione e infine le aree di stoccaggio tradizionale attrezzate con magazzini portapallet.

Conclusioni

Molti sono i vantaggi acquisiti grazie al nuovo assetto: “Si è ridotto il numero delle persone addette alle operazioni logistiche, le quali sono state ricollocate all’interno del sistema produttivo e impiegate in operazioni a maggior valore aggiunto. E’ stato ulteriormente accorciato il lead time e aumentata la produttività di oltre il 30%”.

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